lunedì 22 settembre 2008

Kong Fu Panda - Recensione


Una nuova animazione con protagonisti animaletti simpatici.
La storia è semplicissima e poco altro i può aggiungere.

Un povero panda un po' pasticcione viene scelto per essere il Guerriero dragone e difendere tutti dal terribile rinnegato di turno.

Il sogno di una vita diventa un incubo presente finché non viene trovato lo stimolo giusto per il panzone.

Il tutto è solo simpatico ma molto prevedibile.

Qualche battuta carina e un piacevole senso di riappacificazione.
Per collezionisti di visioni per i più piccoli



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lunedì 1 settembre 2008

Wanted - Recensione

Ho visto il film Wanted in un cinema all'aperto.
Era da parecchio tempo che non vedevo un film così.
Era da molto tempo che non mi pentivo così profondamente.
Era da molto che non mi vergognavo così tanto di aver proposto la visione di un film...

In poche parole il film è orribile.
A parte tre battute di competenza di un comprimario il film no solo è brutto ma è anche stupido.
La sospensione dell'incredulità è stramazzata nella tomba trapassando senza alcuna agonia.
Ho avuto l'impressione che il regista e gli sceneggiatori pensavano che lo spettatore si sarebbe bevuto le più improbabili castronerie solo e perché c'era la Jolie e Morgan Freeman.
Passi piegare la traiettoria delle pallottole ma la maggir parte delle azioni dei protagonisti sono senza senso.

Ogni qualvolta succede qualcosa di significativo sembra in contrasto su quanto (con difficoltà) ti era stato fatto digerire nelle scene prima. Ciò non si concretizzava in un colpo di scena, ma in un moto di sgradevole stupore che sconfinava nel fastidio e nell'astio verso il film stesso.

Un'opera senza senso, con poco cervello e con il costo del biglietto dal sapore vagamente truffaldino.
Evitare con cura

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Le cronache di Narnia. Il principe Caspian - Recensione

Mi ha emozionato.

Un film che ha un tratto molto più maturo rispetto al suo precedente. Un film in cui i cattivi riescono a dare credibilità ad una storia fantasy (ideata per fanciulli) e profondità ai personaggi.
Anche qualche colpo di scena permette di rimanere incollati (almeno per me) allo schermo.

In questa trasposizione dei libri di C.S.Lewis i quattro re di Narnia fanno ritorno al loro regno richiamati dal principe Caspian.
Per tutti il ritorno è una delusione. Per i nostri fratelli Pevensie sono passati solo pochi mesi mentre per gli abitanti di Narnia più di mille anni.
Quindi tutti rimangono delusi da questo ritorno poiché si aspettavano qualcosa di diverso: gli abitanti di Narnia i re saggi e forti delle leggende (tali erano diventati) e non i ragazzi semisconosciuti di un millennio prima, i nostri fratelli sognavano la Narnia di quando se ne erano andati, non un luogo devastato da odio e assassinii...
Ma, ciascuno con i propri errori, piano piano si avvicineranno gli uni agli altri.

Perter rimane coerente: sempre presuntuoso, Lucy la più fedele ad Aslan permette con il suo candore e la sua fiducia negli amici di incanalare le energie di tutti verso binari migliori. Azzeccata anche la crescita di Edmund, diventato più pragmatico e meno permaloso (personaggi in cui ancora è viva la vergogna per quanto fatto precedentemente a vantaggio della Regina dell'Inverno).

Ho molto apprezzato la caraterizzazione dei cattivi operata da Castellitto e Favino: una spanna sopra i cattivi. Tanto Tilda Swinton era algida, fredda e crudele perfetta nella sua cristallizzazione di un "cattivo" temibile nelle lande fantastiche di Narnia, Tanto i nostri attori sono concreti, spietati e titubanti in una parola credibili persone vere.Ciò lirende una spanna sopra (soprattutto Castellitto).

Un film non solo per ragazzi in cui l'allegoria e l'apologia diventano arte raggiungendo tutte le età.

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