venerdì 31 ottobre 2008

Serata fantastica

Purtroppo il cattivo gusto riesce sempre a trovare uno spiraglo e a farsi strada. Tristemente questo spiragliosi allarga e diventa ben di più di una leggera contaminazione.
Forse i miei pensieri saranno simili al dito del bambino che tappa una falla nella diga, ma non credo di esssere, nè essere stato così acuto da accorgermi della prima breccia ....
In poche parole la mia esternazione è dettata più che dalla consapevolezza di aiutare chicchessia dalla necessità di restare i a galla nonostante la marea che avanza...

Carlo Magno assimilò per primo (sembra) la festa pagana diHallowen a quella ben diversa della celebrazione dei nostri cari e della comunione dei Santi. Aveva cercato di cristianizzare usanze.
Quello ceh era stato fatto uscire dalla porta rientra prepotentemente dalla finestra.

Ma, voglio sottolineare, queste parole non sono tanto causate da una massiccia scristianizzazione (a mio avviso già in sé triste), ma anche a minor ragione, se mi si permette questa licenza, da una tendenza a mio avviso sempre più chiara: rimuovere dai discorsi, dai pensieri, dalle usanze, dalle tradizioni, dalle pratiche e dagli incontri la possibilità di affrontare il discorso morte, discorso ovviamente connotato di tristezza, malinconia e dolore ma indispensabile a reggere il peso della vita e degli accadimenti che ci costringerebbero a porci domande.

S.Donaldson afferma che una buona risposta può scaturire esclusivamente da una buona domanda.

La mia preoccupazione e il mio avvilimento è proprio questo: mi sembra che tutte le occasioni utili a porsi domande buone e serie siano "corrotte".
Infatti la sottolineatura delle feste dei morti e dei Santi che bene si attaglierebbe a quanto dicevo prima è spostata sull'orrore, sull'inquietante, sull'irrazionale che presupponeuna supina accettazione inconsapevole.

Per cui non posso che dire : Dove sono le buone domande??

lunedì 13 ottobre 2008

Burn After Reading - Recensione

http://www.universitybox.com/img_home/Burn%20after%20reading.jpg

I fratelli Coen hanno sfornato un altro film basato sulle stranezze umane, sulle scelte dettate dai propri pallini al di la di ongi ragionevolezza.
Il film ha un paio di colpi di scena carini alla Pulp Fiction. Tuttavia...

L'impenitente don Giovanni con il senso di inferiorità, l'ossessione per l'aspetto, la gelosia, la strada del tramonto in cui single stressati si danno appuntamento con internet galeotto, l'eccessività di ogni profilo personale segna , al mio gusto, un chè di sgradevole.
Mi sembra, ma so che ci sono stuoli di ammiratori dei Coen che asseriscono che proprio questa è la loro grnadezza, che il film si stanzi a metà strada tra il grottesco e la farsa rimanendo indeciso tra i due. Sicché un po' mi ha indisposto.

Come accennavo prima personaggi eccessivamente ingenui o eccessivi, oppure monotematici.

Certamente Clooney come don Giovanni  col repertorio imparato a memoria è azzeccato ( in questa sfumatura ) ma non mi ha soddisfatto.

Vedere con cautela.

lunedì 6 ottobre 2008

Mamma Mia - Recensione

Che paesaggi! Ambientato su un'isola greca questo musical ha dei paesaggi bellissimi.
E colpisce solo per questo.
Sicuramente anche la bella colonna sonora degli ABBA merita ma il tutto è davvero insoddisfacente.
Forse la Streep canta benino anche se fa sempre la solita parte della donna che per Amore rinuncia a tutto tranne che a piagnucolare ora per questo ora per quel motivo.
Brosnan è meglio che guardi l'obbiettivo e stia zitto ma soprattutto non canti.

Carina la ragazzina protagonista.

Forse per un musical è normale un'eccessività nel recitatare ma risulta in questo un po' stucchevole.

Per non parlare della trama risibile è dir poco.

Se al film il fantasma dell'opera con "Leonida" e Emy Rossum ebbi un po' a ridire sulla lentezza qui non mi dovrei fermare solo a questo ....

Musiche carine, fotografia bellissima, ma si sa se non c'è nientaltro si nota la fotografia..

Forse non è neanche sufficiente


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