martedì 13 novembre 2007

Gesti eclatanti per cervelli muti

Tristemente veniamo da un fine settimana in cui purtroppo una persona, mentre andava allo stadio, è morta.
Ovviamente dispiace soprattutto perché (a quanto ne so ora) il defunto sembra una persona sconosciuta agli inquirenti per fatti di violenza.
Ma a parte questo tutti retoricamente chiedono alzando il volume della voce, dando fiato a vuote logore corde vocali, avendo previamente spento il cervello, grandi segni, una reazione forte, un gesto deciso.

No.

I gesti devono essere piccoli.

Mi spiego.

In questo paese in cui il volume della comunicazione è (o convincentemente sembra) molto più importante dei contenuti, occorre ripristinare il principio di legalità. Dico ripristinare poiché anche da parte di chi al contrario dovrebbe esserne ricolmo, tenendolo sempre presente, in tutti gli schieramenti politici (appare retorica, ma ahimè non lo è) sembra essersi dileguato come neve al sole a causa dell'effetto serra o fuggito per fare compagnia all'onore anch'esso assente.

Il principio di legalità, il senso di Cosa Comune inizia ad essere diffuso, comunicato, percepito, capito, discusso, apprezzato, goduto e difeso solo attraverso le piccole cose.

Le "caste", i piccoli privilegi, i retropensieri (a pensar male si fa peccato ma si ha ragione) devono essere abbandonati.

A mio avviso come fu per New York, occorre quindi iniziare dalle piccole cose: far pagare a tutti i biglietti dei bus, far multe per le cartacce buttate per strada, far rispettare i limiti di velocità sulle strade, ecc.

Solo così si avrà una percezione forte del fatto che quanto ci circonda è frutto di conquista, di sudore, fatica e non semplice oggetto di bravate, di bersagli per i sassi o per la vernice. solo così si impara a capire il valore della conquista, del rispetto reciproco, del godere di quanto costruito.

Così diventerebbe assolutamente impensabile "santificare", a causa di una emotiva e viscerale (o meglio istintiva e animale) percezione di una eccessiva sanzione, chi ha fatto ad esempio un reato con la frase però "alla fine cosa avrà mai fatto??" "E allora i mafiosi e gli assassini?" Oppure inalberarsi per la semplice applicazione di leggi decorose nei riguardi di chicchessia. Sembra quasi che la legge, nella testa di qualcuno, debba esere applicata esclusivamente al caso più eclatante, più crudo o più strombazzato.
Invece la forza della legalità è appunto questa: SEMPRE e TUTTI.

Quindi iniziando dove è più facile, da gesti piccoli.


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