lunedì 19 maggio 2008

Arte?

Talvolta ci si trova difronte a opere che vengono definite artistiche, di gran pregio, o mirabili, ecc.
Purtroppo però io in certe occasioni vedo soltanto ruote di biciclette dentro muri sospesi o secchiate di colore su stoffe improbabili, ecc.
Ma solo raramente percepisco qualche emozione o significato che dall'opera riesce a colpirmi, a toccarmi o almeno a sfiorarmi.
Mi avevano detto che l'arte è un linguaggio universale un po' come la musica che tutti accoglie, raccoglie e distoglie dalle brutture intorno oppure le veicola rendendole più efficaci e più vere e presenti in ragione dell'intento del compositore, almeno negli strati più superficiali.
Ora, quindi, devo arrendermi all'evidenza, e sembra possibile solo una soluzione: o l'ARTE non è universale oppure non ho gli strumenti culturali per comprenderla.
Sicché nella prima ipotesi siamo di fronte ad un mondo in cui non esiste l'ARTE ma un'infinità di modi diversi di dire "cose" che a questo punto risultano intrinsecamente meno interessanti e coinvolgenti proprio perché non universali; oppure nella seconda ipotesi siamo di fronte ad un'ARTE che necessita di una precisa preparazione culturale conforme (necessariamente) a quella del creatore: il risultato quindi è la comprensione dell'opera solo se il fruitore è culturalmente compatibile o comprende l'autore.
Allora il mondo è davvero più brutto!

MA forse invece siamo soltanto preda delle mode tanto vestiarie quanto artistiche! Per cui è plausibile che l'ARTE esista ancora e sia ancora universale, solo che (al fine di monetizzarla) conviene incanalarla sulle strade (forse becere) della moda e del costume.

Potrebbe sembrare che allora questo manifesti ancora un vota come l'arte non sia davvero universale, tuttavia una cosa è dimenticare la bellezza (esistente) una cosa è attribuirla (non esistente) ad accrocchi più o meno elaborati.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

non posso che essere d'accordo

trovo bizzarro come a volte si scambi l'originale (e soprattutto, il brutto, ma originale) per bello!

e aggiungerei che pochi hanno la sensibilità ( e il coraggio) di "uscire dal gruppo" e far presente al resto del mondo che pensano altro rispetto a quanto ci viene, in marniera indiretta, imposto di apprezzare in modo incondizionato!

così ci ritroviamo spesso a far parte di un branco di pecore che ammira un cane lasciato morire, o i cadaveri di Cattelan o, alla stessa maniera, le orrende borse da vecchietta di Louis Vuitton pensando siano adatte anche a delle ragazzine!!!!!

Sara