giovedì 26 luglio 2007

Novelli 'Odisseo' parte I

Famoso è il richiamo che la parola concorso esercita sulle menti dei disoccupati o sottooccupati.
Pertanto, l'occasione di partecipare ad un concorso è, dai più, considerata ghiotta.
Ma a tali eventi (poiché di ciò si tratta) si unisce anche il popolo dei cercatori di possibilità, nonché quello dei verificatori di capacità. Essi sono persone che, per loro motivi, desiderano misurarsi e cimentarsi sui citati banchi di prova a prescindere dalle loro effettive necessità.
Ma ulteriormente vi è un altro popolo che affolla questi eventi: gli accompagnatori.
Padri, madri, fidanzati o fidanzate, fratelli e sorelle che supportano spiritualmente il canditato; talvolta più agitati di quest'ultimo corrono a destra e a sinistra per cercare di capire e carpire informazioni per lo più inutili al loro caro.
L'insieme di tutto ciò contribuisce a creare una frizzante atmosfera di angoscia controllata (almeno per i più), di nervosismo represso, insomma sarebbe la festa di ogni produttore di ansiolitici.
Poi si aggiunga che questi eventi si svolgono in zone sperdute delle grandi città, zone percorse solo da autostrade lontane o tangenziali e sopraelevate vicine, zone in cui, se c'è una stazione ferroviaria, non ha la bigliatteria, zone in cui, quando c'è un refolo di vento, ti immagini di vedere Clint Eastwood sbucare col suo cappellaccio e i cinturoni.
Sicché la mia ultima esperienza sarà oggetto dei prossimi interventi (sempre di serie B) su questo BLOG.



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