venerdì 3 agosto 2007

Novelli 'Odisseo' parte V

Sorpassata la forca caudina del PIC ed il susseguente attendere, nuove mirabili incombenze spettano ai Candidati.
  • Atto nono della novella Odissea:
Si attende. Le fila si ingrossano mentre i PIC si svuotano. Bene ad un cenno dei pastori la mandria si muove.
Ci fanno salire delle scale e usciamo di nuovo al sole. Nuovo padiglione e un nuovo "prato" in cui più o meno la mandria si disperde. Però, in concomitanza vengono distribuite una penna e una busta con all'interno il prestamapato delle risposte da crocettare senza (ovviamente) domande.
I più audaci sbirciando dentro la busta capiscono il numero di domande che avrà la prova.
e Il tutto mentre si ridiscendono altre scale.
E' proprio vero che i giovani di oggi sono più svegli di quelli di una volta.
  • Atto decimo della novella Odissea:
Non tutti sono così ottimisti. Solo qualcuno audace, capace invero di sbirciare il prestamapato avrebbe avuto l'ardire, il coraggio e la positività necessaria per immaginare ciò.
I nostri pastori (le hostes di questo posto sperduto chiamato fiera) ci portano ora in un nuovo prato, un nuovo angar da esplorare... e in cui attendere nuovamente.
  • Atto undecimo della novella Odissea:
Gioia della gioia ci portano in un ennesimo altro prato. Questa volta però è cosparso di sedie e tavoli...
Finalmente, è l'angar dove si svolgerà la prova.
Seduti, aspettiamo che tutto il nostro branco arrivi... e aspettiamo per una buona quarantina di minuti in cui con ondate costanti i banchi si riempivano.

Il resto è concentrazione e cronometro: meno di 40 secondi a domanda.
Il tutto nella speranza che (avendo pascolato per tutti quei prati) il compito, per il bene del concorso, non sia una conseguenza fisiologica.

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